Il sale della terra (26-02-2011) Stampa

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"Voi siete il sale della terra..., voi siete la luce del mondo" (Matteo 5:13,14). Furono le parole che Gesù pronunciò nel famoso Sermone sul Monte.

Queste parole ci parlano del grande valore positivo dell'azione e dell'esempio personale. Un pizzico di sale dà sapore ai cibi, un po' di luce dissipa le tenebre. Oggi di tenebre intorno a noi ce ne sono tante e di insipidità è pieno il mondo.

I mali del nostro tempo pssono essere biasimati, denunciati, condannati. Non è una cosa difficile da farsi e le occasioni sono innumerevoli. Ma il cristiano è chiamato a ben altro che ad esercitarsi nello sport della critica. E' chiamato a proporre modelli positivi di uomini e donne fedeli ai valori della legge divina, irreprensibili sotto l'aspetto morale, cittadini corretti, onesti, laboriosi.

Le famiglie dei credenti devono mostrare che è ancora possibile vivere nel rispetto reciproco, nella pratica dell'amore e della fedeltà coniugale, nell'armonia tra genitori e figli.

I credenti giovani si distingueranno per la loro fiducia nel Signore, anche in un tempo di grandi incertezze come quello attuale e per la loro condotta morale integra anche in un tempo di grande corruzione come quello contemporaneo.

Le comunità devono essere in grado di attrarre le persone per la forza del messaggio in esse predicato, per l'atmosfera carica di amore fraterno che in esse si respira, per la gioia che deve caratterizzare gli incontri dei figli di Dio.

Denunciare i mali del mondo può far parte del compito dei credenti, ma non può esaurirne la missione. A  Geremia fu detto che il Signore l'aveva costituito profeta "per sradicare, per demolire, per abbattere, per distruggere", ma anche "per costruire e per piantare". E' più facile demolire che costruire, criticare che essere d'esempio. Ma è proprio l'esempio che vale più delle parole. Infatti Gesù disse che gli uomini devono poter vedere le nostre buone opere, piuttosto che sentire le nostre indignate critiche!