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PER NON DIMENTICARE

 
E' certamente meritoria l'iniziativa di istituire una giornata per ricordare la Shoah, l'orrore dei campi di sterminio e le sofferenze indicibili di milioni di ebrei e di altre vittime della violenza del nazismo.
 
La data è quella del 27 gennaio, giorno in cui l'esercito sovietico entrò nel lager di Auschwitz, ponendo fine alle atrocità ivi perpetrate e rivelando al mondo intero quello che nessuno aveva osato immaginare. Una giornata della memoria, per non dimenticare.
 
Scopo di queste brevi note non è tanto quello di rievocare gli eventi terribili di quel tempo, quanto quello di ricordare ciò che è scritto nel libro del profeta Geremia: "Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?"
 
Quel che è accaduto può accadere ancora, magari in forme o in luoghi diversi. Odio razziale, violenze, massacri, torture, distruzione sono sempre pronti a riemergere nella storia dell'umanità, anche tra i popoli più "civili", perchè il cuore dell'uomo è insanabilmente maligno.
 
La "pulizia etnica" nella guerra dei Balcani, il genocidio dell'etnia Tutsi nel Ruanda, gli attentati e i massacri compiuti dalle varie sigle fondamentaliste islamiche in ogni parte del mondo, sono eventi recenti e ci ricordano quotidianamente cosa può produrre la malvagità del cuore umano.
 
Solo la grazia di Dio può compiere il miracolo di trasformarlo: "...toglierò dal loro corpo il cuore di pietra e metterò loro un cuore di carne" (Ezechiele 11:19).