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Corso di italiano 2016...FUI STRANIERO E MI ACCOGLIESTE

 
In questi giorni si è concluso il secondo anno di insegnamento della lingua italiana per gli stranieri tenutosi nella nostra comunità. E' un corso rivolto a credenti provenienti da vari Paesi che frequentano la nostra chiesa.
 
Ai partecipanti è stato consegnato un attestato di frequenza e nel corso del culto del 2 giugno u.s. alcuni di coloro che hanno frequentato tale corso hanno espresso un breve pensiero in italiano.
 
L'apprendimento non è stato una cosa agevole. Oltre alle difficoltà intrinseche legate alla complessità della nostra lingua, a rendere più complicato il tutto ha contribuito anche il fatto che non tutti hanno potuto frequentare con regolarità le lezioni. Alcuni hanno dovuto addirittura interrompere la loro frequenza. Le sorelle insegnanti hanno cercato di ovviare alle difficoltà attuando un insegnamento individualizzato.
 
L'accoglienza e il rispetto dello straniero erano espressamente comandati dal Signore nella Legge data al suo popolo Israele: "Tratterete lo straniero, che abita fra voi, come chi è nato fra voi; tu lo amerai come te stesso; poichè anche voi foste stranieri nel paese d'Egitto" (Levitico 19:34)
 
E' un comandamento di straordinaria "modernità", che stupisce, considerando il fatto che il popolo ebreo era molto "chiuso", geloso della propria identità. Gesù ne ha rinnovato la validità, nel corso del suo ministero, con le sue parole e il suo esempio.
 
Abbiamo bisogno di questa guida in questo nostro tempo in cui tanti stranieri giungono in mezzo a noi: accogliere lo straniero può significare aiutarlo ad imparare la nostra lingua, dargli da mangiare se non ha risorse economiche, non sfruttarlo e riconoscere un prezzo dignitoso al suo lavoro, o magari, più semplicemente, mostrargli un po' di amore e salutarlo con un sorriso...