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SolitudineUN MINISTERO PER LA SOLITUDINE

 
E' di questi giorni la notizia dell'istituzione nel Regno Unito di un Ministero per la Solitudine. All'inizio la notizia può sorprendere o far sorridere, ma se si riflette un po' si capisce che non si tratta di una trovata di stampo elettoralistico, ma del tentativo di venire incontro ad una esigenza sociale di non poco conto. Si parla di 9 milioni di Inglesi che fanno i conti con il problema della solitudine, circa il 15% della popolazione. E le cose non vanno meglio negli altri Stati dell'Occidente.
 
Si è più volte sottolineato che mai come in questi tempi c'è stata la possibilità di essere a contatto con chiunque nel mondo grazie al telefono, a Internet, a Facebook, a Whatsapp e agli altri Social, ma mai come in questo tempo tanta gente soffre la solitudine.
 
Il primo che affrontò il problema della solitudine dell'uomo è stato il Creatore. Considerando la condizione dell'uomo da lui creato, Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo, io gli farò un aiuto che sia adatto a lui" (Gen. 2:18). Adamo godeva della comunione con Dio, viveva in un ambiente naturale meraviglioso, c'era accanto a lui un'infinità di altri esseri viventi, piante ed animali, ma gli mancava qualcosa. E Dio formò la donna, la compagna di cui l'uomo aveva bisogno.
 
Non è facile risolvere il problema della solitudine che molte persone hanno. Non è possibile ridare una moglie o un marito a chi è rimasto vedovo o vedova; non è possibile fare in modo che genitori, nonni, zii anziani possano vivere insieme ai loro familiari più giovani come era un tempo perchè la vita odierna non consente più una cosa del genere. E spesso non è possibile risolvere i tanti problemi legati alla solitudine della persona.
 
La chiesa, cioè la comunione dei fedeli, può aiutare se non a risolvere del tutto almeno a mitigare il disagio della solitudine. Partecipare alle varie attività della comunità consente di realizzare e mantenere rapporti di comunione e amicizia con gli altri membri della chiesa.
 
Non bisogna perdere la visione di considerare la chiesa come la famiglia spirituale. Visitare le persone sole o anziane, che magari non possono frequentare assiduamente la chiesa per ragioni di salute o di età, essere disposti ad ascoltarle, a dedicare un po' del proprio tempo per farle sentire meno sole certamente farà del bene a chi riceve una tale visita, ma sarà anche una benedizione per chi si mette a disposizione degli altri perchè "...vi è più gioia nel dare che nel ricevere." (Atti 20:35).
 
(Su questo tema puoi leggere anche l'articolo "Solitudine" in Approfondimenti biblici > Aiuto Spituale)