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IL CORAGGIO DELLA COERENZA

 

E' di questi giorni la notizia che l'ambasciatore americano in Cina si è dimesso dall'incarico perchè in disaccordo con il Presidente Trump, che ha revocato l'adesione degli Stati Uniti agli accordi di Parigi sulla riduzione dei gas serra nell'atmosfera. Bisogna riconoscere all'ambasciatore D. H. Runk di avere avuto coraggio a schierarsi "contro" il suo Presidente, come peraltro hanno già fatto vari sindaci di grandi città americane. 
 
L'ambasciatore ha motivato la sua clamorosa decisione con il fatto che in coscienza "come genitore, come patriota e come cristiano" non si sente di essere il portavoce di una amministrazione che non si pone il problema del danno che si sta infliggendo al nostro pianeta e alle sue ripercussioni sui miliardi di esseri viventi che lo popolano.
 
Sente forte il disagio di dover spiegare alle autorità cinesi come mai il suo Paese, dopo avere per tanti anni fatto pressing proprio sulla Cina perchè riducesse le sue emissioni di gas dannosi, adesso fa dietro front, pensando solo agli interessi dei propri petrolieri e di tutte le aziende che traggono il loro profitto dai combustibili fossili e dalle attività ad essi connesse.
 
Sente il disagio di vedere milioni di cinesi (e non solo) costretti a spostarsi e ad andare al lavoro con le mascherine per difendere i propri polmoni dalle micidiali polveri sottili che infestano l'aria.
E' una testimonianza coraggiosa e coerente quella di questo diplomatico. Richiama alla mente le parole di Gesù: "Il vostro parlare sia sì, sì; no, no" (Matteo 5:37). I cristiani non possono essere persone buone per tutte le stagioni, pronte a girarsi dalla parte dove soffia il vento. La Parola di Dio è la nostra guida e quando le ideologie, i comportamenti, i programmi della società vanno contro le indicazioni del Signore, i cristiani devono ancora essere in grado di dire: "Bisogna ubbidire a Dio anzichè agli uomini" (Atti 5:29),