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Editoriali Con l'aiuto di Dio
Editoriali Con l'aiuto di Dio
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CON L'AIUTO DI DIO
Lo scorso 20 gennaio c'è stato l'insediamento del 46° Presidente degli Stati Uniti, J. Biden. Anche in questa circostanza, come nel passato, il neopresidente ha giurato fedeltà alla Costituzione con la mano sulla Bibbia. Nel suo discorso di insediamento ha esposto le linee programmatiche della sua amministrazione concludendo con le parole "...con l'aiuto di Dio." Anche la vicepresedente, K. Harris, ha pronunciato le stesse parole al termine del suo giuramento.
Ad un credente indubbiamente fa piacere sentire che il Presidente della più grande potenza mondiale invochi l'aiuto di Dio per l'assolvimento del suo mandato. Ma naturalmente non sarà la semplice ripetizione di una frase, ad assicurare la guida e l'assistenza divina ad un Capo di Stato.
Non conosciamo i reali sentimenti di Biden e della Harris in tema di fede. Uno è cattolico, l'altra protestante metodista. Quanto spazio c'è nei loro cuori per il Signore, per la Parola di Dio? Gesù ci mette in guardia dalla faciloneria con cui può essere usato il Suo Nome: "Non chiunque mi dice:Signore, Signore! entrerà nel Regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli" (Matt. 7:21).
E la questione ovviamente non riguarda soltanto queste alte personalità, ma tutti noi che ci fregiamo del titolo di cristiani. Possiamo ripetere agevolmente: "Amo il Signore con tutto il mio cuore!", "Spero soltanto nel Signore!", "Sarò fedele a Lui per tutta la vita!" e così via, ma quello che conta realmente è se davvero c'è coerenza tra quello che professiamo a parole e quello che effettivamente mettiamo in pratica. "Perchè mi chiamate "Signore, Signore!" e non fate quello che dico?" (Luca 6:46).
Che Dio aiuti davvero il Presidente Biden e aiuti ogni singolo semplice credente che in qualsiasi pate del mondo si rivolge a Lui con sincerità, con umiltà, con fede. E aiuti ciascuno di noi a vivere con coerenza la nostra fede cristiana.
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